ESITO QUESTIONARIO PERSONALE ATA
(analisi a cura del prof. Paolo Citran)
Tutto il personale ATA ritiene che le Segreterie funzionino bene od abbastanza bene. Considerano per lo più funzionali le aule ed i laboratori; se sugli spazi sportivi prevale l’incertezza nel giudizio, complessivamente è considerata dai più almeno accettabile la funzionalità dei servizi igienici. Lo stesso vale per Aule Magne e biblioteche. Il giudizio complessivamente positivo (però con alcune negatività)si ripete nel giudizio globale sulle attrezzature, gli spazi, la sicurezza.
Quasi tutti i non docenti ritengono che la scuola comunichi le informazioni a tutte le componenti in modo adeguato, sono un po’ meno soddisfatti di come viene preso in considerazione il punto di vista del personale ATA.
Un giudizio complessivamente positivo emerge anche sulla giustezza delle regole vigenti nella scuola. Alcune voci divergenti emergono invece sul fatto che venga preso in considerazione il punto di vista del personale ATA nelle decisioni assunte a scuola e sulla valorizzazione del contributo professionale degli ATA.
In un giudizio complessivo tutti i non docenti, con diversa gradazione, sono contenti di fare parte dell’ISIS Paschini.
Con alcune astensioni dal giudizio, la maggior parte dei non docenti ritiene che nel complesso la scuola aiuti gli allievi a maturare come persone, e tenga informate le famiglie, ritiene la nostra scuola aperta al dialogo con il territorio, ma non molti ritengono che la scuola offra occasioni di sviluppo professionale per gli ATA. Questi dichiarano di avere facile accesso al colloquio con il Dirigente e quasi tutti vedono positivamente la qualità della vita nell’istituto, tanto che consiglierebbero ad un collega di venire a lavorare al “Paschini ”.
Complessivamente si può notare che gli ATA sono per lo più abbastanza soddisfatti e valutano positivamente il funzionamento dell’Istituto: però considerano positivo quel che sai fa per le altre categorie, mentre elementi critici emergono quando sono direttamente toccati in prima persona nei loro ruoli dai singoli quesiti.
Da sottolineare i diversi pareri delle altre componenti: emergerebbe l’idea che le decisioni sono fortemente condizionate dal personale ATA e da esigenze di funzionamento piuttosto che da motivazioni didattiche e culturali.